martedì 10 aprile 2012

Cultural Studies

-Le radici dei cultural studies risalgono agli anni '60, ed hanno come fonti intellettuali marxismo e semiotica (e poi il femminismo), ma si sviluppano negli anni 70-80. Campo di studio molto eclettico, si basa sull'idea che ogni fenomeno culturale sia meritevole (e bisognoso) di essere studiato; quindi anche tutte le forme d'arte; quindi anche il cinema.
-In ambito filmico, più che al testo in sé, i c.s. Sono interessati alle interazioni fra testo, spettatore e ambiente culturale (insomma più le contingenze relazionali che l'analisi filmica in sé).
-Questo approccio di studio è stato criticato in quanto si diluisce troppo lo studio sul cinema sacrificando la specificità del mezzo; i c.s. Sono stati anche criticati per essere troppo poco critici rispetto al loro oggetto di studio, al contrario delle teorie dei film degli anni '70 che invece erano anche troppo critiche.
-Gli studi sul cinema hanno spesso considerato lo spettatore come passivo, ovvero studiando solo “cosa il film provoca nello spettatore”. A partire dagli anni '70, con lo sviluppo dei c.s., lo spettatore inizia ad essere visto come attivo, costituente di senso in base a età, razza, sesso, cultura, sessualità etc.
-Dagli anni '80 si inizia a considerare la visione storicamente condizionata del film: ovvero si studia quali significati siano attribuiti ad un determinato film dal pubblico di un determinato periodo storico. Le differenze di significato che il pubblico dà ad un film dipendono quindi dal periodo storico in cui lo spettatore vive; inoltre lo spettatore nel suo giudizio non è influenzato solo da fattori storico-socio-culturali, ma anche dai suoi più profondi sentimenti: speranze, desideri, sogni, ideali.
-Nè il testo né lo spettatore sono statici, precostituiti; un'etnografia spettatoriale è composta di diversi registri: lo spettatore modellato dal testo stesso; lo spettatore modellato dagli apparati tecnici (IMAX, videoregistratore...); lo spettatore modellato dal contesto istituzionale; lo spettatore modellato da culture e ideologie; lo spettatore biologico, in carne ed ossa. Molta teoria psicanalitica si focalizzava esclusivamente sulla differenza di interpretazione del film da parte del pubblico in base al sesso, mentre non si badava alla razza; c.s. si sono occupati molto delle differenze di visione da parte dei negri d'America, che per esempio si ribellano alla visione di Nascita di una nazione di Griffith, giudicandolo inaccettabile nonostante la sua importanza storica.

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